L’introduzione della moneta unica ha “contribuito a far impennare i debiti, non tanto per aver spinto all’insù il costo della vita, ma per aver contribuito a far scendere i tassi di interesse praticati dalle banche nella prima parte del decennio scorso”. Se tra il 1991 ed il 2001 i tassi medi applicati dagli istituti di credito al settore privato si attestavano all’11,2%, onteggia la Cgia, tra il 2002 ed il 2012 sono scesi al 5,5%. Questa opportunità ha spinto moltissime famiglie ad indebitarsi attraverso l’accensione di un mutuo per l’acquisto della prima o della seconda casa, almeno fino all’inizio della crisi… <<<leggi>>>
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