Fondi Europei

FinanziamentiComunitari_RominaRaponi

Finanziamenti comunitari condizionalità senza frontiere. La finta solidarietà dell’Unione Europea.

Un’informazione mediatica superficiale, non supportata dai dati, o comunque strumentalmente utilizzata, non manca di evidenziare, ciclicamente, l’inettitudine del popolo italiano quanto a utilizzazione dei fondi comunitari e sperpero di risorse economiche. Questo libro, che non è rivolto solo a giuristi ed economisti, ma a tutti gli italiani desiderosi di conoscere la verità, evidenzia una situazione completamente diversa: non solo i fondi comunitari sono utilizzati dall’Italia in una misura che è assolutamente in linea con gli altri Paesi dell’UE, ma qualunque analisi sull’utilizzo dei fondi non può prescindere da quella sugli effetti della contribuzione dell’Italia al bilancio UE (quale contributore netto) o dal contesto in cui operano detti fondi (un contesto esattamente delimitato dalle finalità principali stabilite nei Trattati). Partendo da questi aspetti e attraverso una puntuale disamina di molteplici fonti, scomode verità vengono alla luce: il sistema dei finanziamenti comunitari, per come strutturato, non può operare come sistema di trasferimenti compensativi (e quindi in un’ottica solidaristica) dalle aree con gli indicatori economici più “forti” a quelle più deboli, e si rivela, per contro, un esclusivo strumento di controllo da parte delle istituzioni UE, delle politiche economiche del Paese…

Condizionalità senza frontiere (quello che non dovevate sapere dei finanziamenti comunitari)

 


I mitici Fondi Strutturali Europei

03/07/2014Il disastro dei fondi strutturali europeiOgni anno l’Italia spende miliardi in progetti finanziati dai fondi strutturali europei, eppure non abbiamo la minima idea dei loro effetti. Inevitabilmente, questa spesa è sfuggita di mano, come dimostra il caso italiano. Un estratto dall’Ebook...
03/07/2014[ebook] Il disastro dei Fondi Strutturali Europei, di Roberto Perrotti e Filippo TeoldiNel 2012, l'Italia ha versato all' UE 16 miliardi di euro, e ne ha ricevuti 11 miliardi. Di questi, circa 6 miliardi riguardano I'agricoltura, 1 miliardo la ricerca e innovazione, 1 miliardo altri programmi vari, e 3 miliardi i fondi strutturali che I'UE distribuisce alle regioni meno sviluppate. I fondi strutturali destinati all’Italia consistono essenzialmente in due veicoli: il Fondo Sociale Europeo (FSE), che si occupa prevalentemente di formazione, sussidi al lavoro, inclusione sociale, e il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), che si occupa prevalentemente di sussidi alle imprese e infrastrutture...
16/07/2014Camera dei Deputati - indagine conoscitiva della Commissione Politiche dell'UECOMMISSIONE XIV - POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA - RESOCONTO STENOGRAFICO - SEDUTA DI MERCOLEDÌ 16 LUGLIO 2014 (pdf) /// INDAGINE CONOSCITIVA SULL’ATTUAZIONE E L’EFFICACIA DELLE POLITICHE DELL’UE IN ITALIA - Audizione del professor Roberto Perotti, ordinario di politica economica presso l’Università Bocconi di Milano...
22/02/2016Condizionalità senza frontiere (quello che non dovevate sapere dei finanziamenti comunitari)Il cofinanziamento impone agli Stati che intendano beneficiare dei fondi comunitari di aggiungere alla quota proveniente dall’Europa una quota di risorse proprie, che vengono distratte da altri scopi, pur entrando, ovviamente, nel computo della spesa pubblica. Si realizza così un paradosso della virtù: chi vuole virtuosamente profittare della manna europea deve, ahimè, mettere in conto di incrementare viziosamente la propria spesa pubblica (a meno che non decida di tagliare altri servizi)...
25/08/2016Le asimmetrie europee (per esempio sismiche)"Va detto che abbiamo qualche difficoltà a far capire ai nostri partner europei l'importanza dell'aspetto sismico. Non a caso a Bruxelles si da più peso al tema del risparmio energetico che non alla messa in sicurezza degli edifici. Ciò accede perchè il problema è percepito come marginale, dal momento che riguarda essenzialmente due paesi del sud europa, noi e la Grecia"...

 


 

C’è una fascia rossa, in basso, la nostra terra, dove si soffre, e dove il colore rosso indica un rischio sismico elevato (la fonte è questa e ci trovate tutte le spiegazioni). Poi c’è la fascia celeste, cioè, appunto, il Cielo, dove si vive sereni: il rischio sismico è quasi assente (tranne che dove costruiscono centrali nucleari).

Quattro avidi cialtroni in conflitto di interessi, i quali, abitando in pianure a basso rischio sismico, dettano legge e fanno la morale a 60 milioni di persone che vivono in un paese montagnoso ad alto rischio sismico, dicendogli quanto possono spendere e per cosa, senza capire che dove il rischio è alto, così dovrebbero essere le spese per prevenirlo… perché sono sicuro che verrà fuori il cretino che ci dirà che le case sono crollate perché non le abbiamo adeguate alle regole europee, come “ci chiede l’Europa“. Peccato che poi per adeguarle dobbiamo chiedere all’Europa i nostri soldi, e l’Europa questi soldi non ce li dà.

Va detto che abbiamo qualche difficoltà a far capire ai nostri partner europei l’importanza dell’aspetto sismico. Non a caso a Bruxelles si dà più peso al tema del risparmio energetico che non alla messa in sicurezza degli edifici. Ciò accade perché il problema è percepito come marginale, dal momento che riguarda essenzialmente due paesi del sud Europa, noi e la Grecia”

!!! In pratica, se ancora non si è ben messo a fuoco, non esistono “fondi strutturali europei per la messa in sicurezza sismica degli edifici” perchè questo “problema”, di fatto, riguarda sono due nazioni della periferia dell’Europa…