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Paese che vai, ILVA che trovi…

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Sono venuto a conoscenza di una storia che mi ricorda l’Ilva di Taranto, ma come al solito in UE 28 pesi (non paesi) e 2 misure. Brevemente: vicino Marsiglia, la fabbrica americana Alteo (a Gardanne), primo produttore mondiale di allumina, riversa nel Parco Nazionale delle Calanques (7 km di distanza dalla costa) 270 mc/ora di fanghi altamente tossici (il volume di un appartamento di 100 mq ogni ora). Per non licenziare 1000 dipendenti “subito” dopo COP 21 il governo gli ha concesso una deroga di 6 anni (14.191.200 mc = 2.365 palazzine di 5 piani). La fabbrica esiste dal 1966 e nel dicembre 2015 avrebbe dovuto interrompere qualsiasi riversamento in mare… <<<leggi>>>

http://www.goofynomics.blogspot.it/2016/01/paese-che-vai-ilva-che-trovi.html

Paesi Modello

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430mila file pedopornografici scaricati da oltre 95mila uomini: sono i dati sconvolgenti di una mega inchiesta svolta in dieci mesi dal quotidiano norvegese VG. I risultati lasciano di stucco per come la pratica di scaricare illegalmente file che contengano materiale video di violenza sui minori sia diffusa a macchia d’olio in ogni angolo del globo nonostante indagini giudiziarie, condanne dei tribunali, ammonimenti e controlli in rete… <<<leggi>>>

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/30/pedofilia-online-linchiesta-dalla-norvegia-in-testa-alla-classifica-di-chi-scarica-file-illegali-germania-e-usa/2337886/

Un paese non è un azienda

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KrugmanPAESE02.inddDi recente Garzanti ha pubblicato in italiano un saggio dell’economista Paul Krugman dal titolo Un paese non è un’azienda. Il premio nobel spiega perché i governi occidentali che negli ultimi anni si sono affidati a grandi manager d’azienda hanno conseguito risultati non esaltanti, in particolare censura il fatto che molti governi nell’illusione di aumentare le esportazioni abbiano distrutto la domanda interna. Lo scritto è di allarmante attualità, sembra il racconto della storia recente dell’Italia governata dall’imprenditore Berlusconi o della Germania di Schroder e Merkel, ma è stato pubblicato quasi vent’anni fa.

Krugman esordisce dicendo che le competenze che servono per governare un paese sono ben diverse da quelle che ha un imprenditore vincente. Se questi si è concentrato necessariamente sull’economia aziendale, per governare l’economia di un paese servono altre competenze. Capita spesso che un grande manager, una volta entrato in politica, considera la gestione delle cosa pubblica prima del suo avvento un unico grande spreco e ritiene che uno Stato per funzionare debba solo mirare all’efficienza di un’azienda.

Uno Stato è molto più grande e molto più complesso di qualsiasi impresa. Un management illuminato può, in un orizzonte di tempo limitato, raddoppiare il fatturato di un’azienda; per un paese una crescita delle esportazioni dell’1 o del 2% nel medio periodo è un risultato considerevole dietro al quale si nascondono dinamiche particolarmente complesse. In termini più analitici è possibile affermare che in uno Stato ad ogni scelta di politica economica corrispondono oltre che effetti diretti, anche effetti indiretti.

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Un paese non è un’azienda